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In un tempo indeterminato, la morte e gli esseri umani hanno stipulato i patti di Patmos: gli uomini avranno la garanzia di vivere fino a 77 anni esatti, al termine dei quali passeranno nelle mani della morte senza troppe preoccupazioni. Questa decisione non piace a quell'uomo comune che decide di votare la sua esistenza alla cattura della morte e alla ridefinizione di quello che, in apparenza, dovrebbe essere un equilibrio giusto tra la morte e gli esseri umani. Ma vi sono seri dubbi sui reali obiettivi dell'uomo comune, che con ingegno e banalità imprigiona la morte in uno dei non-luoghi nei quali lei stessa ha meno influenza: un obitorio. I cavalieri della morte e i Piani Alti cercheranno di recuperare la loro dipendente caduta vittima di un agguato e tenuta in ostaggio, ma quello che risulterà fondamentale comprendere è quale inganno avrà reali conseguenze sul destino del mondo: quello dell'uomo comune alla morte o dell'ineluttabilità del fato all'uomo comune.